PRESS “herself” 2012

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E così Nick Drake sembra resuscitare e migrare dalla Gran Bretagna ad un’altra isola, la Sicilia, dove fare musica non è facile, ma proprio per questo chi riesce ad arrivare a noi poveri ascoltatori del nord ha probabilmente fatto una gavetta solida e non è il solito raccomandato milanese o il paraculato di RockIt di turno… Complimenti a Gioele e complimenti alla DeAmbula, questo è un disco da 10 e lode!
Uno dei migliori del 2012.
ASAP Fanzine
Un disco del quale non si può che dirne un gran bene, e la prova evidente che i suoni che prendono una direzione diversa, inaspettata, possono arrivare a dipingere realtà immaginifiche decisamente migliori rispetto a quella che si palesa ogni giorno davanti ai nostri occhi.
Shiver Webzine

 

In questo quarto disco Herself raggiunge il massimo della sua maturità artistica ponendosi in una posizione intermedia ed originale tra fenomeni come Bon Iver, Gravenhurst e i primi Turin Brakes. Molto spesso abbiamo in casa dei talenti che non vogliamo vedere. Dischi come questo non fanno mai passare la voglia di tenere alta l’attenzione.
Lost Highways.it
Un elegante percorso di tredici canzoni in cui coerenza compositiva e il semplice ma brillante songwriting sono la combinazione alla base di un’opera che riesce con la sua intimità a conquistare l’ascoltatore. Nerds Attak.it
Così, di album in album, Gioele Valenti è riuscito a plasmare il suo progetto in uno stile esemplare, fedelissimo a se stesso, a suo modo unico e subito riconoscibile, anche se mai adagiato sulle sicurezze della formula ma al contrario sempre aperto a nuovi stimoli, sempre connotato da nuove cangianze. Divenendo detentore di un linguaggio tutto personale, un cantautorato schivo, che placidamente attende quello spirito affine che sia pronto a comprenderlo. Creatura atipica che trova pochi paragoni anche all’estero. E poi c’è la scrittura di un cantautore (perché di canzoni, in fondo, si tratta) sottile, coltissimo, per inciso uno dei migliori autori in circolazione, che con afflato postmoderno ed aura negativa, narra del mestiere di vivere e delle tentazioni d’esistere. Indie-Eye.it
Questo nuovo ed omonimo disco dell’artista siciliano è un cento per cento di foschia e grazia lo-fi, una commuovente precisione di creazioni mid-acustiche che, tra un impianto classico di cantautorato inglese e le forme d’arte che solo l’intimità riflessa può disegnare, dimostrano una peculiarità ricca di dettagli e passioni.
Rockambula.com
Gioele è storyteller di razza, e affida parole e canto a un microcosmo visionario che odora di muschio, nebbie, fuochi al tramonto.
Breakfast Jumpers
Gioele (aka Herself), sempre magnetico ed evocativo. Un disco raro. Consigliatissimo, spero si sia capito.
Radio Base.it

 

…un folk singer che canta “la violenza è solo per i leader, per gli uomini che hanno paura” che a me sta benissimo come massima, e spero anche a voi… il disco continuerà a suonarmi in testa, per molto tempo.
Ozio Magazine.it
Herself è un album da ascoltare in relax per conquistare relax; Gioele Valenti riesce, col suo tocco personale ed originale, ad illuminare penombre con vortici di folk dalle scie sontuose che lasciano incantati.
VivaLowCost.com

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intervista | Indie Eye >>> Herself, l’intervista: “morire al mondo”

 

intervista | Rockit.it >>> ABBASTANZA SCHIVO, O SE VOLETE, TIMIDO
intervista a Gioele Valenti su Radio Città Fujiko >>>


intervista a cura di Roy Grace – FaceBook Musica

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